Autorespiratore: cos’è, come si utilizza

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Autorespiratore: cos’è, come si utilizza

L’autorespiratore è un dispositivo di protezione individuale (DPI) per le vie respiratorie. Il suo utilizzo e le sue caratteristiche sono delineati nel decreto legislativo 81 del 2008, in cui compaiono gli obblighi e le responsabilità nell’utilizzo di una serie di protezioni per garantire sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.

Ma di che si tratta? Anche se vi sono diversi modelli in base allo spazio in cui si utilizza, in generale l’autorespiratore è un apparecchio che contiene una riserva d’aria, e si utilizza per proteggere le vie respiratorie in situazioni in cui l’ambiente è inquinato, oppure quando manca l’ossigeno. Ad esempio, fa parte dell’equipaggiamento antincendio dei vigili del fuoco, ma anche di chi lavora con calamità, emergenze, e in tutti i casi in cui vi sono pericoli di esposizione ad agenti chimici o comunque tossici.

Le tipologie di auto respiratore

Questa tipologia di dispositivo di protezione individuale si divide in due categorie:

●      autorespiratore a ciclo aperto

●      autorespiratore a ciclo chiuso

L’autorespiratore a ciclo aperto prevede una bombola come riserva d’aria, e una valvola di scarico sulla maschera che permette di espirare l’aria nell’ambiente. L’autorespiratore a ciclo chiuso, invece, prevede il riciclo dell’aria espirata tramite un circuito apposito e la sua purificazione per entrare poi nelle vie respiratorie.

La tipologia di autorespiratore utilizzata dai vigili del fuoco

I vigili del fuoco utilizzano un autorespiratore a ciclo aperto. In genere le bombole che contengono l’aria hanno una capacità di circa 7 litri, e la bombola è inserita in uno schienale di plastica, poi collegata alla maschera facciale con un tubo regolabile.

Questo tipo di autorespiratore prevede anche un manometro che permette di verificare la pressione della bombola e la possibilità di collegare un’altra maschera o un cappuccio per il soccorso. Quando l’aria sta per terminare, un segnalatore acustico emette un sibilo ad alto volume.

L’autorespiratore per gli spazi confinati

Gli spazi confinati in genere sono rappresentati da ambienti in cui ci sono pericoli gravi a causa della mancanza di ossigeno, o di sostanze pericolose nell’atmosfera. Possono essere spazi confinati gli ambienti poco ventilati di uffici, fabbriche, aziende, ma anche serbatoi, piscine, vasche, reti fognarie. In questo caso l’autorespiratore è necessario per ridurre i rischi e garantire la sicurezza dei lavoratori.

Come indossare l’autorespiratore

Anche se il suo utilizzo non è complicato, sono previsti corsi di addestramento specifici che comprendono l’uso dell’autorespiratore nel luogo previsto, una serie di esercizi, e le norme su come usarlo. È importante verificare ad esempio che la maschera sia ben posizionata sul viso, e che le strutture per tenerlo, come spallacci e cintura, siano legati in modo corretto sul corpo. Prima di indossarlo, inoltre, è necessario il controllo del medico del lavoro, che certifica le condizioni psicofisiche di chi lo indossa. Queste condizioni dipendono da molti fattori, tra cui l’età, il tipo di lavoro, e la corporatura.

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