In che fase è in Italia l’automazione industriale?
Quali sono i dati sul mercato dell’automazione industriale in Italia? E quali le aspettative per il prossimo futuro?
Il concetto di automazione industriale non è un termine nuovo introdotto nella società: già a partire dalla fine degli anni ’50, infatti, l’industria cominciò a rendere sempre più meccanici processi che in precedenza erano affidati esclusivamente all’uomo. Nonostante questo concetto sia esploso già di diverso tempo, l’universo dell’automazione industriale continua a essere in costante evoluzione. E la pandemia non ha fatto altro che velocizzare ancora di più il questo processo, inducendo le industria a una transizione dove la remotizzazione di processi produttivi e la gestione di attività delicate da parte delle macchine sono diventate un nuovo standard.
Automazione industriale in Italia, i numeri
In base a quanto riportato nell’Osservatorio dell’industria italiana dell’automazione, un volume presentato da ANIE Automazione, nel 2019 il mercato dell’automazione industriale nel nostro Paese ha visto un calo dell’1,2% rispetto al 2018 nel fatturato totale, che è stato pari a 5,1 miliardi di euro. Nei sei anni precedenti tale settore non aveva mai subito una battuta d’arresto, segnando un costante trend di crescita.
Secondo le statistiche di ANIE Automazione sul venduto in Italia, nel 2019 si è registrato un calo del 2,3% in confronto allo scorso anno: fra i risultati negativi vi sono gli azionamenti (-5,2%), gli encoder rotativi (-4,6%), il wireless industriale (-4,2%) e HMI (-4%). Al tempo stesso però crescono i fatturati di Scada (+9,7%), Networking industriale (+9%), IPC (+3,6%) e di RFID del +2%.
La pandemia di Covid-19 ha provocato uno shock a livello globale, provocando stime al ribasso sull’evoluzione dell’economia di larga scala. Purtroppo nell’ambito dello sviluppo del manifatturiero italiano si prevede, secondo un’indagine fra i soci di ANIE, un calo di fatturato superiore all’8% per questo 2020. Nel 2021 le prospettive sono invece più rosee: l’86% di coloro che hanno risposto al sondaggio ritengono infatti che vi sarà un’inversione di tendenza e un aumento di ricavi.
Automazione industriale, lo sviluppo dell’Edge Computing
L’Osservatorio dell’industria italiana dell’automazione ha avuto inoltre come focus l’Edge Computing per l’industria. Si tratta di un’architettura IT che possiede una potenza di elaborazione dei dati distribuita e adatta per tecnologie mobile computing e di IoT.
Questo rappresenta un mercato potenziale e in espansione. Si stima che entro il 2022 circa metà delle grandi organizzazioni faranno propri i principi dell’Edge Computing nei propri progetti. Ciò si verificherà in parte sicuramente perché entro tale anno saranno spesi 2,5 milioni di dollari ogni minuto in IoT e un milione di nuovi dispositivi IoT verrà venduto ogni minuto.
Grazie a queste soluzioni le aziende e le industrie italiane hanno la possibilità di velocizzare il flusso di dati, senza avere tempi “morti” per l’elaborazione degli stessi e consentire quindi ai dispositivi intelligenti di reagire in modo istantaneo agli stimoli circostanti.