Negli ultimi anni, anche l’arredamento della casa sta puntando ad essere sempre più sostenibile. Tra gli elementi d’arredo, i tappeti non sono da meno: realizzati con materiali eco-friendly e a ridotto impatto ambientale, non rinunciano però ad un design ricercato e d’impatto.
Non solo: i tessuti sintetici utilizzati per la produzione dei complementi d’arredo rilasciano nell’aria i Composti Organici Volatili (VOC). Si tratta di sostanze tossiche e dunque pericolose per la salute, perché sono in grado di irritare le mucose, di provocare cefalee e disturbi al sistema nervoso.
Il tappeto ecosostenibile in canapa
La canapa è la fibra naturale più forte tra le fibre vegetali naturali. In qualità di materia prima, si tratta senza dubbio di un materiale eco-compatibile per diversi motivi: viene innanzitutto coltivata senza l’utilizzo di pesticidi o prodotti chimici. Dal momento che ogni parte della pianta viene utilizzata, il processo di produzione di tappeti che utilizza questa fibra non prevede sprechi, contribuendo alla salvaguardia delle foreste.
Quali sono le caratteristiche principali della canapa?
Si tratta di un materiale antistatico, durevole, fonoassorbente e resistente al fuoco. La canapa è anche nota per offrire benefici terapeutici: non attira le particelle di polvere e, perciò, è un materiale ideale per chi soffre di asma e allergie. È anche un antibatterico naturale, perché ostacola la diffusione di batteri e virus.
Tappeti in sisal, bamboo e juta
La sisal è una fibra naturale di origine messicana, che si ricava dalle foglie dell’agave sisalana. Si tratta di una materia prima piuttosto singolare perché le sue fibre sono spesse, corte e pertanto adatte a tappeti frequentemente calpestati, che non devono avere specifiche caratteristiche estetiche o di morbidezza. Caratterizzati dall’impermeabilità, i tappeti in sisal sono particolarmente adatti ad essere utilizzati all’esterno.
Il bamboo può essere definito come il principe tra le materie prime ecologiche presenti in natura: particolarmente resistente e dotato di una crescita molto veloce, è una fibra allo stesso tempo leggera e versatile, priva di sostanze nocive. I tappeti in bamboo sono anch’essi durevoli nel tempo e sono molto semplici da manutenere. In commercio è possibile trovare anche la seta di bamboo: si tratta di un filato molto sottile e resistente, ottenuto dalla lavorazione della cellulosa, ricavata a sua volta dalle canne di bamboo. Il materiale che si ottiene è molto luminoso, morbido e sottile.
Optare per tappeti in juta può essere una scelta vincente se l’obiettivo è quello di rinfrescare l’arredamento, aggiungendo un tocco esotico e naturale. La fibra di juta si ricava dalla pianta omonima: viene lasciata essiccare dopo la raccolta, lavorata a mano, poi lavata in acqua corrente e infine lasciata seccare. Si tratta di un materiale naturale e sostenibile perché il suo processo di produzione non prevede l’utilizzo di colle o sostanze tossiche. Le sue fibre sono resistenti e durevoli, il che lo rende adatto a produrre tappeti destinati ad essere posizionati nelle aree di passaggio.
Il tappeto in lino e in lana
Ormai sostituito dal cotone perchè più semplice da coltivare e gestire nel settore tessile, il lino rimane una soluzione molto utilizzata quando si vuole essere particolarmente attenti al tema della sostenibilità. Ricavato dall’omonima pianta, viene lavorato in fasci di fibre utilizzando vapore e ultrasuoni. Si tratta di una fibra semplice da filare, è antimacchia, antistatica e antibatterica, durevole e robusta. Il valore aggiunto di questa materia prima è da ricercare nella sua capacità termoregolatrice, capace di assorbire l’umidità.
Antica come il lino, la lana viene tosata, suddivisa per qualità, pulita e destinata ad essere utilizzata come materiale per la produzione non necessariamente industriale di tappeti sostenibili. È un materiale molto morbido, incredibilmente resistente ed estremamente elastico che gli permette di essere maneggiato innumerevoli volte prima che si rompa.
Scopri gli eventi sul flooring e i tappeti